Articolo piccoli soccorritori
L’immediatezza dell’intervento, la prontezza, la capacità di azione e di supporto. Prevenzione ed educazione alla salute. Scuola e sanità: il binomio che ha formato centinaia di bambini capaci di intervenire in caso di necessità con manovre di rianimazione cardio polmonare. Un progetto pilota che da Sarno apre la strada e dà esempio di perfetta sinergia per costruire efficacia ed efficienza per salvare vite umane. Il Terzo Circolo Didattico di Sarno, col dirigente Virginia Villani; i medici del 118 del Distretto 62 dell’Asl di Salerno, Rosalba Ferrante, Alberto Annunziata, Franco Sirica, patrocinati dal Comune di Sarno, la Fimeuc e l’Ordine dei Medici insieme per la manifestazione “Una scossa per la vita” ed il progetto “BLS per Piccoli Soccorritori”. “Nel giro di 4 anni abbiamo preparato almeno 500 bambini”. Lo dice orgogliosa, la dirigente Villani, con l’entusiasmo di chi ha fatto della scuola una base di formazione a 360 gradi ed un trampoli per formare cittadini attivi e consapevoli. Una formazione che spesso passa attraverso finanziamenti zero, ma che riesce ugualmente, con sacrificio e passione a mettere i pilastri per costruire gli adulti di domani. “Alcuni bambini hanno già attuato delle manovre in alcuni casi in famiglia. Questo è un lavoro che portiamo avanti da tempo e ci sono bambini usciti da questa scuola capaci di attivare l’emergenza in maniera razionale. Iniziamo ogni anno con la classe quinta questo corso di rianimazione. Le insegnanti sono i miei angeli, senza loro non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo. Diciamo che è una bella comunità, che vive in simbiosi. Condividiamo le scelte educative con i genitori che sono estremamente partecipativi. Tutto è a costo zero, non abbiamo avuto alcun fondo dopo il bellissimo Pon del 2009/2010. Ci siamo autofinanziati, abbiamo acquistato un defibrillatore anche con il contributo dei genitori. Posso dire che una buona scuola si può fare anche con pochi finanziamenti. Abbiamo insegnato come diventare protagonisti del proprio futuro”. Soddisfatto anche il medico del 118, Rosalba Ferrante. Medici ed infermieri abituati alle emergenze, a fronteggiare casi estremi, a salvare vite umane in qualsiasi circostanza. Medici che sono diventati insegnati e vero esempio di spirito di sacrifico e di abnegazione. “Oltre 500 bambini sanno usare un defibrillatore ed ora sono primi soccorritori. Abbiamo insegnato, grazie alla sensibilità della preside ed a questo percorso formativo le manovre di rianimazione cardio polmonare. Un esperimento audace, che anche per noi è stata una scuola di vita. I ragazzi sono stati molto recettivi e sono oggi bravissimi. La formazione ha riguardato sia gli alunni che gli insegnanti”. Con la consegna degli attestati, nella serata dello scorso 4 dicembre, si è avviato il nuovo corso.
Rossella Liguori